La respirazione influenza il cervello

La respirazione influenza il cervello

Uno dei più grandi regali che ci ha fatto la Vita è la respirazione. Gli organi respiratori e del ritmo sono sia modulabili, sia autonomi.
E’ splendido sapere che i nostri polmoni ci tengono in vita anche quando non pensiamo a respirare, e lo fanno in modo naturale ed automatico, e come possiamo coscientemente modulare la respirazione con semplici esercizi di pochissimi minuti per variare l’aspetto generale delle emozioni, delle nostre facoltà superiori, del cuore e del cervello.

I centri del respiro sono localizzati nella parte più antica del nostro cervello, il tronco encefalico – una zona del sistema nervoso centrale – tramite il midollo allungato e il ponte di Varolio.

Abbiamo pubblicato diversi articoli in passato sul respiro e su come si possano modulare le emozioni e lo stato psicofisico del corpo attraverso le tecniche respiratorie. Inoltre le influenze del respiro sui centri del cuore attraverso il monitoraggio della Variabilità Cardiaca HRV, misurabile con gli strumenti non invasivi che abbiamo a disposizione, sia promotore di lunga e sana vita: un modo sicuro e gratuito a portata di tutti per fare antiaging, iniziando già da giovani.

Quello che ancora non avevamo approfondito è l’influenza della giusta respirazione e degli esercizi specifici per ciascuna persona, deducibili da un altro strumento che abbiamo a disposizione – sempre non invasivo – per il miglioramento della corteccia prefrontale e del pensiero correlato.
Sulla Terra noi esseri umani siamo gli unici ad avere sviluppato la corteccia prefrontale, che ci permette di usare facoltà superiori a quelle degli animali, quali il linguaggio, l’arte, il pensiero. La nostra evoluzione e crescita si deve al Pensiero, che è l’unica cosa che evolve.
Ma spesso, grazie al clima continuo di tensioni che si è generato a livello planetario negli ultimi anni, ci troviamo in una condizione di congelamento, di paura, di ansia e di depressione. Cose facilmente debellabili tramite il respiro.
Soli 5 minuti di respirazione (che non costa nulla) per 4 volte al giorno in un mese portano benefici incredibili, alla portata di tutti a tutte le età.

Un test non invasivo è in grado non solo di monitorare le onde cerebrali e l’attivazione o la disattivazione delle facoltà superiori, ma anche di valutare nel tempo i progressi (peraltro riscontrabili dalla persona nel giro di una settimana, se svolge con regolarità i compiti assegnati), e monitorarli nel tempo.
Di solito il fatto di usare le tecniche di respirazione corrette per ciascun individuo ogni 6 ore circa tutti i giorni, per un periodo di poche settimane, insegna alla struttura cerebrale a rimanere nella sua condizione migliore anche quando non si usa la tecnica. Questo vantaggio si ripercuote in tutti i sistemi vitali, aumentando gli ormoni buoni, abbassando quelli dello stress esagerato, facendo dimagrire nei punti giusti, risvegliando la voglia di fare, l’attenzione, la programmazione del futuro, il benessere naturale del corpo e della mente.

Per un test completo non invasivo è possibile fissare un appuntamento con
Elisa Zaccaron, counselor integrativa e naturopata al nr. 345 455 2445 elisaz.naturopata@gmail.com

a cura di Giuliana Cossettini, PhD., Ricercatrice

Foto di Milad Fakurian

Questo articolo è su più pagine. Ti invitiamo a leggere la pagina iniziale e proseguire in ordine:
1. Smemorati?
2. Il Cervello: il direttore d’orchestra
3. La memoria e le sue sedi
4. Le esperienze di vita cambiano le vie neuronali
5. Di cosa si ciba il cervello?
6. La respirazione influenza il cervello

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