Il Cervello: il direttore d’orchestra

Ippocrate nel suo testo Il Male Sacro, diceva: “gli uomini dovrebbero sapere che da nient’altro che dal cervello derivano la gioia, i piaceri, il riso e gli sport, i dispiaceri e i dolori, l’angoscia, lo sconforto e il lamento. Ed è con questo modo speciale che acquisiamo saggezza e conoscenza e vediamo ed ascoltiamo, e sappiamo ciò che è immondo e ciò che è giusto, cosa è cattivo e cosa è buono, ciò che è dolce e ciò che è sgradevole… E per lo stesso organo diventiamo pazzi e deliranti, e ci assalgono paure e terrori… tutte queste cose sopportiamo dal cervello quando non è sano. In questi modi io sono dell’opinione che il cervello eserciti il maggior potere nell’uomo.”

Bisogna studiare il cervello, perché ancora oggi non lo abbiamo capito. Per esempio della fisiologia del sonno non sappiamo ancora nulla, in quanto gli studi si sono orientati soltanto sulla componente elettrica.

Il cervello è formato da circuiti integrati di reti di reti neuronali e sinaptiche con aree funzionali localizzate, per questo se si guasta un circuito, gli altri non si guastano e quindi il cervello NON è olistico.
Possiamo dire che il cervello non è un organo, ma un sistema di organi che vibrano, oscillano alla stessa frequenza in sincrono, attraverso lo ione calcio.
I segnali elettrici che arrivano al cervello sono tutti uguali, cambia solo la FREQUENZA, è per questo che si parla di OSCILLATORI.

Il cervello è plastico: ci sentiamo vivi solo finché impariamo.

La nostra INDIVIDUALITA’ non è psicologica, ma è l’ESPERIENZA della vita quotidiana nel CORPO. La COSCIENZA è soltanto uno stato del cervello.

Il direttore d’orchestra è la CORTECCIA PREFRONTALE E DORSOLATERALE che tramite il Sistema Nervoso Autonomo (SNA) in una frazione di secondo è in grado di cambiare tutte le cellule del corpo dallo stato simpatico allo stato parasimpatico (detto anche vago). In presenza di uno stress infatti tutte le cellule switchano da uno stato rilassato ad uno di allerta.

Alcmeone di Crotone (un medico, filosofo e naturalista greco vissuto nel 6° secolo a.C. seguace di Pitagora), prima ancora di Ippocrate, aveva capito questa centralità del cervello, al contrario di quello che gli antichi dicevano cioè che il cuore fosse il centro del tutto. Anche se, essendo i due connessi, esiste un’influenza oscillatoria dei centri del ritmo (cuore-polmoni) verso il cervello, come vedremo in altri articoli.

Appunti di lezione del Master in Medicina Investigativa (www.globalhealth.it) anni 2021-2022-2023
A cura di Giuliana Cossettini, PhD., Ricercatrice

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1. Smemorati?
2. La memoria e le sue sedi
2. Il Cervello: il direttore d’orchestra

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