Rallentare, fermarsi, aspettare.
Spesso ci sentiamo affaticate, vorremmo fermarci e rallentare eppure è molto più facile per noi continuare a correre che fermare la corsa.
Facciamo proprio fatica a stare ferme e immobili.
Rallentare e il non fare ci riempie di sensi di colpa e addirittura lo vediamo come tempo perso.
Ma dimentichiamo o non vogliamo riconoscere, che è proprio quando ci fermiamo che diamo la possibilità al nostro corpo, alla nostra anima, alla nostra mente, di fare delle scelte, prendere delle decisioni da un punto di consapevolezza e riflessione. Non possiamo riflettere mentre siamo in corsa.
L’immobilità ci dà la possibilità di percepire. Di coinvolgere tutti i nostri sensi, focalizzarci, guardare, udire dall’interno e non solo dagli stimoli esterni.
Ogni tanto bisogna riprendere fiato.
Recuperare l’energia ed essere gentili anche con noi stesse, non solo con gli altri.
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Adriana Brablik, Educatrice psicosomatica sessuale/ Psychosomatic sex educator Coach crescita post traumatica/ Post traumatic growth coach Jungian coach
Arianna Cioverchia, Operatrice ed Insegnante Shiatsu IRTE