Nuovi studi sul respiro

Secondo le ultime ricerche, pare che i mitocondri (gli organelli della respirazione cellulare) siano la chiave della modulazione degli stati ansiosi e della salute mentale.

In un interessante articolo di Elisabeth Landau apparso qualche giorno fa su Quanta Magazine, si legge che la sensazione di stress ed ansia non dipende soltanto dai neuroni del nostro cervello, ma dall’attività dei mitocondri in ciascuna cellula. https://quantamagazine.us1.list-manage.com/track/click?u=0d6ddf7dc1a0b7297c8e06618&id=2d9ae93bab&e=bd019db691

Cosa sono esattamente i mitocondri?
Si tratta di minuscole strutture presenti all’interno delle cellule eucariote, che servono a produrre le molecole di ATP (adenosina trifosfato) che è il carburante del nostro corpo e serve a tutte le attività di sopravvivenza e manutenzione autonome, nonché di quelle energetiche che ci servono per vivere, lavorare, mangiare, ecc. ecc.
Questi organelli derivano dall’evoluzione e pare che circa 2 miliardi di anni fa questi batteri simbionti si siano integrati nelle cellule di altre forme di vita, specializzandosi nella produzione di energia a beneficio proprio e dell’organismo ospitante.
Ciascun mitocondrio infatti ha un suo proprio DNA, formato da soli 37 geni (il minor numero di geni rispetto a qualunque altro batterio).

I primi ad accorgersi dell’interazione tra mitocondri e malattia furono già nel 1975 i ricercatori della Yale University, e qualche decennio più tardi sono riusciti a correlare le mutazione nel DNA mitocondriale con numerose malattie, quali il diabete, problematiche di vista e udito, difficoltà di apprendimento ed altri disordini, tra cui gli stati d’ansia e depressione.

Chi ha mitocondri più efficienti, ha una vita più prospera e un cervello più brillante. La funzione mitocondriale cerebrale, soprattutto nel nucleus accumbens, che è una parte vitale del comportamento motivazionale e nella produzione dell’impegno, e nell’ippocampo, struttura del cervello relativa alla memoria, all’apprendimento e alle emozioni.

Siccome i mitocondri si adattano in base ai segnali che ricevono dalla secrezione ormonale del corpo, che sotto stress produce cortisolo a livelli alti per poter combattere o fuggire, cambiano la propria forma da una forma a fagiolo a una specie di spaghetto allungato che può rompersi o fondersi con un altro. Questi processi di fusione e fissione possono alterare la cellula portandola a danno cellulare fino all’apoptosi (morte cellulare).

E allora come intervenire?
La Respirazione Consapevole Terapeutica da diversi decenni viene utilizzata specificamente per migliorare le capacità mitocondriali di produrre energia e modulare ogni tipo di problematica somatopsichica e psicosomatica.
Le tecniche respiratorie di questa disciplina appartengono alla Scienza Antica, depositata soprattutto in Egitto. Il cervello cresce grazie a queste tecniche, che si possono fare per tutta la vita, perché aumentano il livello sensibile, sviluppando l’intelligenza corporea. Agiscono su tre centri fondamentali: l’ippocampo, la pineale e l’ipofisi, immettendo nel sangue tre sostanze: la melatonina, la serotonina e la telomerase, che permettono la divisione cellulare e la rigenerazione di ogni tessuto sano e potenziano tutto quello che c’è di positivo nel corpo in quel momento, sviluppandolo.

Da settembre ripartono i corsi di RESPIRAZIONE CONSAPEVOLE TERAPEUTICA condotti dalla dr.ssa CRISTINA SCELZO counselor, con sedute individuali o in piccoli gruppi in diversi orari e giorni durante la settimana e gli incontri individuali con la dr.ssa ILARIA FORTE medico chirurgo, con le tecniche respiratorie adeguate alle problematiche e/o patologie specifiche individuali.

Vi diamo appuntamento sul sito e sui social per le date di partenza e potete sempre contattare direttamente le professioniste ai rispettivi recapiti cell o mail.

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