La Medicina Tradizionale Cinese è molto attenta ad introdurre i cibi in base alle esigenze dei vari organi del corpo, la cui particolarità non è puramente meccanica come l’abbiamo imparata noi a scuola, ma ha tutta una serie di interazioni con la psiche e le emozioni.
Ora anche la medicina ufficiale più all’avanguardia riconosce tantissime relazioni con la psiche, che derivano proprio dall’alimentazione e dalla cronobiologia, cioè quali sono gli orari migliori per introdurre un tipo di nutriente piuttosto di un altro, e cosa e come associare gli alimenti.
I cinque elementi della MTC (legno, fuoco, terra, metallo, acqua) che corrispondono ad altrettante stagioni (primavera, estate, fine estate, autunno, inverno), comprendono un organo ed un viscere per ciascun elemento, e con loro le relative emozioni ed i relativi sapori.
Il nostro corpo risente di quello che mangiamo, che beviamo, che respiriamo, di come e quando facciamo esercizio, come riposiamo e come pensiamo, e i sapori degli alimenti ci tengono in equilibrio sia nella relativa stagione, sia in momenti di disequilibrio emotivo.
La collera, associata al fegato (legno), blocca la circolazione naturale dell’energia e la fa salire velocemente verso l’alto, tant’è che i cartoni animati ce lo mostrano con un toro adirato con il muso rosso. La conseguente produzione di cortisolo da parte delle surrenali genera insonnia e blocca anche la vescicola biliare, con conseguenti difficoltà digestive e bocca amara. Questo squilibrio si ripercuote sull’elemento terra (milza-pancreas), aumentando i disturbi digestivi a livello dello stomaco che si contrae, e facendo venire meno la concentrazione psichica. Allora useremo dell’amaro per spostare nuovamente l’energia verso il basso, poco acidulo per riequilibrare il sistema fegato/cistifellea e un poco di dolce per aiutare milza-pancreas.
La gioia esagerata (purtroppo non c’è una parola in italiano per la traduzione dall’antico cinese), associata al cuore (fuoco) porta a palpitazioni soprattutto quando l’emotività e l’impulsività hanno il sopravvento. Ora siamo a conoscenza che questo abbassa il flusso sanguigno nel sistema limbico, cioè l’emozionale, con riduzione della corteccia prefrontale, portando a dispersione del pensiero e movimenti scoordinati. Non solo, le palpitazioni cardiache si ripercuotono su tutto l’apparato vascolare e sul funzionamento del polmone e del colon. Bisognerà perciò inserire alimenti dal sapore dolce, che controllano l’energia, amari, che tonificano il cuore, e piccanti per aiutare polmoni ed intestino.
Il rimuginio e le preoccupazioni, associati a milza-pancreas (terra) produrranno disturbi digestivi, con grande coinvolgimento dello stomaco, e potrebbero sfociare in anoressia o bulimia. Andranno a impattare negativamente anche su reni e vescica, manifestandosi nel tempo con problematiche alle ossa o disturbi urinari. Bisognerà associare allora il sapore dolce per riequilibrare l’energia di milza pancreas e salato per sostenere reni e vescica.
La tristezza, associata al polmone (metallo), derivante da dispiaceri, lutti, perdite, è una dispersione di energia vitale, che si traduce in chiusura in se stessi, voglia di fare niente e procastinare. Chiaramente è la base di possibili disturbi polmonari di vario tipo e gravità, ed influisce anche sul buon funzionamento di vescica biliare che rallenta la produzione di bile, con fastidi allo stomaco e digestione lenta. Il sapore piccante dovrà allora essere usato per proteggere il polmone e acido/acidulo per sostenere fegato-cistifellea.
Infine la paura, che ha sede nei reni (acqua) fa scendere l’energia a livello della vescica urinaria, i reni non trattengono i liquidi e c’è bisogno di urinare con urgenza. La paura si fa sentire anche sul cuore, causando disturbi del battito. In questi casi dovremo usare il sapore piccante che spinge l’energia verso l’alto, salato per sostenere i reni e amaro per il cuore.
Non possiamo però pensare ai sapori in termini di quello che conosciamo come sale, zucchero, aceto, peperoncino, caffè. Gli alimenti collegati ai sapori per la MTC sono tantissimi, e una tabella limitata è qui presente per la comprensione della vastità della materia.
A cura di Giuliana Cossettini, PhD., ricercatrice