Quando ci sottoponiamo agli esami dell’emocromo, a volte non sappiamo leggere le varie diciture e ci soffermiamo solo sulla presenza o l’assenza degli asterischi.

E’ necessario sapere che i range dei valori sono molto ampi, e pure in assenza di asterischi, si possono leggere delle indicazioni molto dettagliate sullo stato di benessere o sull’eventuale incombenza di una patologia, tanto più i valori si avvicinano o si allontanano dal range, per ciascuna delle voci.

Ad esempio quando vediamo i valori dell’albumina non capiamo bene di cosa si tratti.

L’albumina è una delle più importanti proteine dell’organismo, rappresenta il 55-65% delle proteine circolanti e viene sintetizzata dal fegato ricavando i nutrienti fondamentali dal cibo. E’ contenuta soprattutto nei liquidi interstiziali e nel plasma. Dato che un solo grammo di albumina ne richiama 18 di acqua, la fa essere protagonista del mantenimento della normale pressione oncotica del plasma.

L’albumina regola e mantiene la pressione osmotica necessaria per la corretta distribuzione dei liquidi corporei intra ed extracellulari, modula il tono vascolare, regola l’equilibrio acido-base, ha funzioni antiossidanti e di chelante di sostanze tossiche e metalli pesanti, funge da trasportatore di ormoni.

La concentrazione dell’albumina nel sangue è un indicatore dello stato nutrizionale, della funzione renale ed epatica.

La sua riduzione può essere causata da inattività fisica (con perdita della massa muscolare), malnutrizione proteica o ridotto apporto di proteine nobili, cattivo assorbimento intestinale, disfunzioni tiroidee o surrenaliche, infiammazioni non resolving, sovrallenamento, nonché malattie a carico di fegato e reni e anche assunzione cronica di farmaci poiché essendo il fegato la sede metabolica della maggior parte degli stessi, in caso di uso cronico o di multifarmaco, la produzione di albumina riesce molto più difficile.