Inverno

Entriamo nell’inverno con il solstizio di dicembre, le giornate diventano sempre più corte fino ad arrivare all’aumento delle ore di buio e, contemporaneamente, le temperature si abbassano portando il freddo.

Gli alberi rimangono spogli come scheletri: senza foglie (ormai cadute nella precedente stagione), la linfa si ritira, le radici sono ben sotto la terra e solo lì, la vita lentamente e silenziosamente continua, in quiescenza e nell’essenziale. Nulla si manifesta.

Sembra tutto inerte, immobile e fermo. L’aria è fredda, anche molto fredda, in natura può arrivare la candida neve che tutto copre. “Coprire” è un verbo che in questa stagione ha il suo azzeccato significato. Gli animali vanno in letargo o rallentano fortemente le loro attività e funzioni, mangiano poco, soprattutto quello che hanno raccolto e preparato per affrontare l’inverno.

Tutto è nella profondità. Tutto è quieto. In attesa.

Anche noi esseri umani, tendiamo a rimanere più al chiuso, nelle nostre abitazioni, ci nutriamo di cibi tiepidi e caldi per diminuire il freddo che percepiamo, stiamo nel “focolare” delle nostre case o anche, in senso più sottile, in noi stessi.

In questo momento c’è immenso bisogno di calma, di stare, dopo aver affrontato l’autunno con la fine del raccolto, l’aver scartato ciò che non ci è più utile e necessario, siamo tornati a noi, alla nostra struttura e ai nostri bisogni. Siamo in un profondo riposo, che cerca, comunque, di comprendere le nostre nuove necessità, i nostri bisogni.

Torniamo, quindi, alla struttura da cui originano tutte le cose.

Secondo le Medicine Tradizionali Cinesi, in tutta questa stasi e assenza di movimento, esiste una scintilla che dev’essere sempre mantenuta. Pronta ad iniziare a manifestarsi appena sarà arrivato il momento: nell’essere umano dopo la volizione, cioè la volontà riconosciuta, e in natura quando l’inverno inizierà a lasciare posto alla primavera.

In questa stagione è utile proteggere i nostri reni, il nostro “serbatoio” energetico che contiene anche la nostra spinta vitale.

Manteniamoci al caldo, copriamo i nostri reni fisici, beviamo tè e tisane riscaldanti, rallentiamo le attività, per evitare le malattie profonde del freddo come ad esempio male alle ossa, ai denti, le cistite, le otiti.

Rinforziamo, così, oltre i nostri reni fisici, anche la nostra energia “Rene”, ossia la nostra struttura interna, la volontà e l’Io.

Immaginiamo una casa coperta di neve dove all’interno c’è un caminetto acceso: non si possono aprire le imposte e la porta, altrimenti il fuoco si spegne e tutto diventa freddo, gelato, la vita cessa.

Lo Shiatsu, tecnica e arte pragmatica e corporea, diventa un valido strumento di sostegno e mantenimento delle nostre risorse interne, aiutandoci ad affrontare con armonia la stagione dell’inverno con le sue energie esterne – ed anche interne – che possono diventare perniciose.

A cura di Arianna Cioverchia, Operatrice ed Insegnante Shiatsu IRTE

Contatti
328 003 8069 – ariannacioverchia@shiatsuirte.it

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