Esercizio fisico

Estratto dal testo del Dott. Herbert M. Shelton (1895-1985)”Introduzione all’igiene naturale” Soc.Ed. Igiene Naturale srl, Gildone (CB)

Come il riposo è una delle cose essenziali della vita, anche l’esercizio fisico lo è.

Generalmente più una parte del corpo è attiva, entro certi limiti, più i tessuti sono forti e sani.
Con l’esercizio l’affluenza del sangue aumenta, il metabolismo viene sollecitato e di conseguenza la qualità del tessuto migliora, il flusso della linfa viene allontanato, aumentando così l’alimentazione e lo scarto.
C’è anche un’affluenza maggiore del liquido nervoso. Quest’ultima non solo porta alla salute e al miglioramento qualitativo della parte in questione, ma anche ad un migliore coordinamento, perciò se l’esercizio è fatto bene, porta benefici a tutto il sistema.

I vasi del sangue e del cuore vengono rafforzati, la circolazione del sangue e della linfa migliora, la respirazione è più profonda e la capacità dei polmoni è maggiore, aumenta la flessibilità delle articolazioni, c’è più forza e più resistenza, più coordinamento ed agilità, si assume una posizione corretta che assicura un rapporto giusto tra le ossa, i muscoli, gli organi e gli altri tessuti. C’è un buon coordinamento fra i muscoli e i nervi e tutto questo porta a sentirsi bene e a godere della vita.
Questi sono i benefici diretti o indiretti dell’esercizio.
Inoltre aumenta la capacità di digerire e di assimilare, rafforza i legamenti accorciati, rompe le aderenze, facilita l’assorbimento delle sudorazioni, interessa la temperatura corporea, rilascia i muscoli contratti, allunga i muscoli accorciati e aumenta l’efficienza del sistema nervoso. Allo stesso modo sviluppa le facoltà mentali.

Il riposo fra i giorni di attività e i giorni di esercizio è importante quanto l’esercizio stesso.

L’esercizio fisico è essenziale per correggere le curvature della spina dorsale, i piedi piatti, le caviglie prone o supine, le gambe arcuate, le gambe a X e la visceroptosi.
E’ controindicato in tutte le malattie acute, compensazione cardiaca debole, durante un digiuno, con pressione arteriosa alta dovuta ad indurimento delle arterie, infiammazione o tubercolosi di una articolazione.

L’ideale è fare esercizio all’aperto, nelle ore diurne per accogliere la luce del sole.

Per chi non stia facendo esercizio, l’ideale è camminare per almeno 8 kilometri, iniziando con moderazione, a seconda delle possibilità del corpo, e poi continuare con l’attività che più si adatta allo spirito personale (chi adora fare endurance, chi esercizi di forza e di potenza, chi vuole danzare). Ciascuno conosce meglio di chiunque altro il proprio corpo e i legami sottili che sono in grado di farlo divertire nel movimento e nell’esercizio.

Giuliana Cossettini, PhD., Ricercatrice

Foto di Allen Taylor su Unsplash

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