Il corpo e la salute

Il corpo e la salute
Nella frenesia della nostra quotidianità tendiamo a non portare più l’attenzione a noi stessi e al nostro corpo.
Siamo macchine meravigliose, quante volte lo leggiamo, conosciute per alcuni aspetti, la scienza e la ricerca hanno fatto notevoli progressi continuando a scoprire il funzionamento, soprattutto fisiologico, del nostro corpo, pur essendoci ancora molto di sconosciuto.
Ma chi può conoscere come siamo fatti e come funzioniamo? SOLO NOI, OGNUNO DI NOI.

Prendersi cura di sé, avere cura del proprio corpo e riconoscere i bisogni, partendo dai bisogni primari, dovrebbe essere lo scopo del buon vivere e dello stare bene.
Ho sonno, ho fame, ho freddo, ho caldo, ho bisogno di stare fermo, ho necessità di liberare la mente e tante altre sensazioni, hanno bisogno di essere VISTE, SENTITE, VISSUTE.
La mancanza di ascolto, del percepire se stessi, porta al trascurare il nostro corpo/mente, al non ascoltare i segnali mandati dal nostro corpo ed incorriamo nella malattia.
Non ci siamo presi cura di noi.

La malattia la vediamo come un attacco da cui dobbiamo difenderci. E’ un punto di vista, ma siamo sicuri che se avessimo avuto più attenzione per noi “la malattia” avrebbe trovato il modo di entrare e farci “male”?
Un approccio interessante e di sostegno all’essere umano è quello proposto dalle Medicine Tradizionali Cinesi che portano l’attenzione all’accrescimento della vitalità della persona in modo da tener lontana la malattia.
Stephen Brown ci dice: Il potere della guarigione è all’interno del nostro stesso corpo e questo potere si chiama Vita.

La visione orientale parla di benessere andando nella direzione della vitalità, ovvero la caratteristica di essere vitali cioè di vivere e sopravvivere (da Treccani).
Mantenersi vivi attivamente, sentendosi vivi tramite il respiro, il corpo che si muove, i muscoli, oltre a esprimersi e a relazionarsi nel e con il mondo.
L’obiettivo è accrescere la vitalità della persona vivendo con consapevolezza, con un corpo/mente capace e presente che allontana le possibilità di ammalarsi.
Se parliamo di vera salute possiamo definirla come un oscillatorio equilibrio fisico/psichico/mentale nel quale si riesce a recuperare gli squilibri in cui continuamente ci imbattiamo, non lasciando – quindi – il campo aperto alla malattia.
Il nostro corpo è stratificato, pensiamo alla pelle – il primo confine fra noi e l’esterno – i tessuti, i muscoli più superficiali, più profondi, gli organi e visceri ed infine la struttura scheletrica (senza entrare nell’anatomia più aggiornata che inserisce la Matrice extra cellulare).
Se noi manteniamo il più possibile armonico e sano il nostro “tutto”, quegli squilibri di cui parlavamo prima, non trovano un terreno fertile per insidiarsi.
Quando l’intero corpo, dalle parti più esterne alle più interne, compreso il sistema nervoso funzionano al meglio, sono armonici, duttili, il nostro corpo reagisce e respinge l’esterno se tossico.

Nelle antiche Medicine Cinesi si narra di esercizi per la salute, movimenti che rimettono in equilibrio mente e corpo.
Tutto il nostro corpo è pervaso da canali energetici, i meridiani, dove scorre il flusso dell’energia vitale, con gli esercizi di stretching – detti energetici – ascoltiamo tramite la percezione del movimento, come stiamo, come reagiamo alle sollecitazioni di un movimento specifico portato con attenzione, mentre respiriamo, portando equilibrio ed armonia nelle varie parti del corpo.
Possiamo scoprire, così, zone di tensione ed altre morbide, plastiche, la piacevolezza del corpo che si muove e si scopre. Sentiamo quindi la vitalità ogni volta che portiamo il movimento, percependo anche le zone di tensione (e quindi non in armonia).

Con la continua pratica, senza forzare ma lasciando che il corpo ci guidi nell’ascolto, arriviamo a un bilanciamento energetico.
Si arriverà a capire che gli squilibri sono legati alla nostra vita, a come viviamo e, riconoscendolo, possiamo portare delle modifiche alla quotidianità, prevenendo le disarmonie che portano, a lungo andare, alla malattia.
E’ necessario, inoltre, imparare che il dolore localizzato in un punto del corpo, è solo la sua manifestazione, ma non è detto che lì è “il problema”, sicuramente quello è il luogo in cui si fa sentire la sofferenza, cioè la presenza di un disequilibrio nella nostra struttura mente/corpo.

Armonizzare il corpo, muovere il corpo con consapevolezza, percependolo, come vuole il corpo, è lo scopo degli esercizi energetici. Avere l’equilibrio del corpo fisico condiziona l’equilibrio corpo mente, e viceversa. Una mente duttile manifesta un corpo fisico flessibile, siamo un tutt’uno, sta a noi riconquistare l’integrità della Vita prendendoci cura di noi e della nostra salute.

Un approccio agli stretching energetici, seguendo gli insegnamenti del Maestro Shizuto Masunaga, lo travate all’Igea Studio.

Arianna Cioverchia – operatrice e insegnante Shiatsu

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