Fiorellino molto comune e amato da tutti, la primula, con la sua comparsa, annuncia l’imminente arrivo della primavera. E’ una specie perenne il cui nome deriva da ”primus”, indicando appunto che è una tra le prime a fiorire. Bastano alcune giornate più tiepide e la troviamo spuntare in mezzo ai boschi, nei prati e nelle zone umide. Ma non tutti sanno che la primula è tra le piante spontanee commestibili. Si può utilizzare tutto della primula, sia le foglie che i fiori. Il sapore è molto delicato, quello delle foglie è vagamente speziato e ricorda l’anice con una punta di amaro; il sapore dei fiori è neutro, con un pizzico di dolcezza. Per utilizzarle in cucina è molto importante che il luogo di raccolta sia lontano da fonti di inquinamento, come strade o campi a produzione intensiva e non si strappano mai con tutta la radice, ma si recide solo ciò che serve, permettendo così alla delicata primula di poter continuare a vegetare! Le foglie più tenere sono ottime crude in una insalata, le altre possono essere aggiunte a uova, nei ripieni, nei risotti e utilizzate come qualsiasi altra verdurina. Anche i fiori vi possono essere aggiunti o utilizzati per decorare e dare un’aria fresca e vivace al piatto cucinato o all’insalata. Oltre alle primule spontanee, sono commestibili anche quelle coltivate di vari colori, purchè provengano da produzioni biologiche.
La primula, utilizzata in infusi è considerata un rimedio naturale contro il raffreddore e la tosse; è ricca di vitamina C, carotene (provitamina A) e sali minerali. E’ anche un leggero calmante consigliato per i bambini.
E ora una simpatica ricetta per usufruire della finezza organolettica di questa delicata ma caparbia piantina: il pesto di primule
per due persone:
una grossa manciata di foglie e fiori di primula
un cucchiaio di pinoli tostati (in alternativa anche altri semi come girasole, mandorle, semi di canapa, ecc.)
un pizzico di zenzero fresco
olio EVO un cucchiaio
sale q.b
ponete le primule, dopo averle lavate a asciugate, in frigo qualche ora oppure in freezer alcuni minuti (ciò permetterà alle foglie di non annerirsi quando le frullate)
successivamente mettete tutti gli ingredienti in un mixer e frullate, aggiungendo olio se necessario.
Il pesto è pronto per della ottima pasta o per un ottimo risotto (non cuocetelo il pesto, aggiungetelo spadellando, solo alla fine) che potete mantecare con un caprino leggero e pepe…
buona primavera 🌱
Flavia Lenarduzzi, tecnico gastronomico e cuoca specializzata in cucina naturale
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