RECUPERO DA POST COVID
In relazione alle post virosi, problematiche connesse ad un’infezione virale come ora il covid-19, si può avere una situazione di ingorgo della matrice extracellulare – che è lo spazio che sta tra cellula e cellula – dove viaggiano memorie immunologiche disfunzionali legate all’infezione pregressa.
Manca una fase effettiva di disinnesco della carica virale, e seppur con basso grado d’intensità, la presenza del virus continua ad inficiare lo stato generale e il benessere della persona, anche a distanza di molto tempo dall’infezione effettiva.
Quindi c’è diciamo così, un difetto di combustione dell’informazione malevola introdotta dal virus, e quindi bisogna aiutare l’organismo a ripulire gli spazi della matrice, appunto, dove continua in qualche modo a generarsi un’infiammazione di basso grado che può coinvolgere, come nel caso specifico del coronavirus, soprattutto il tessuto muscolare e nervoso.
Per il recupero della mielina e delle cellule nervose, un potente antiossidante è l’acido alfa-lipoico, e ancora di più la polidatina, una forma di resveratrolo più biodisponibile, che da molti studi risulta essere un ottimo rimedio contro il danno dai radicali liberi in tutto l’organismo e in particolar modo sulle cellule dei nervi, oltre che ad aminoacidi antiossidanti e particolari molecole di grassi che possono nutrire ad hoc nervi e muscoli affaticati dall’infezione.
Ma l’infiammazione silente, già presente nei soggetti anziani, proprio per progressione naturale dell’età, ma più o meno importante a seconda dello stile di vita della persona, si mantiene o aumenta proprio a causa di scelte alimentari errate, introduzione di cibi in orari non consoni all’orologio biologico naturale del corpo fisico, ad attività fisica troppo intensa in fasce orarie notturne, a sedentarietà, fumo, stress psicologico, insonnia. Si comprende pertanto come i sintomi del post-covid siano più persistenti in persone adulte o anziane rispetto ai giovani.
Nella Medicina Tradizionale Cinese il circuito del polmone è legato al circuito del grosso intestino, ed in effetti anche gli studi di medicina funzionale moderna dimostrano quanto l’ambiente batterico intestinale condizioni l’ambiente batterico di tessuti posti anche a molta distanza dall’intestino, quali appunto i polmoni e la pelle. Si desume perciò che è importante riequilibrare la flora batterica dell’intestino, in maniera non casuale, tenendo conto che alcune aree vanno ripopolate prima di altre, e poi ci vuole comunque un mantenimento a lungo termine, in modo da agire sull’immunità bronchiale e polmonare, in quanto questo network immunologico invia dei segnali immediati dall’intestino a tutto il resto dell’organismo. Questo è un punto fondamentale. Si sente parlare solo di polmoni, pensando che si tratti di un organo a sé stante, protetti soltanto dalla barriera della gola, quando invece, come in tutti i tessuti, i nostri batteri garantiscono una protezione con la produzione di antibiotici naturali, di vitamine e di altre sostanze indispensabili alla nostra vita.
Si può di certo proteggere le prime vie aree con delle sostanze opportune che intrappolino il particolato dell’aria, tra cui anche i virus, proprio all’ingresso delle coane, impedendo il passaggio dei virus in altre aree dell’apparato respiratorio, e risulta da recenti studi internazionali che la calendula offra una protezione interessante per i suoi effetti inibenti specificamente il coronavirus per quanto riguarda la mucosa nasale. Sempre tenendo conto che la mucosa nasale è condizionata dall’ambiente intestinale, e quindi la cura probiotica adeguata sostiene in maniera decisiva la difesa del naso rispetto ai patogeni esterni.
Stessa cosa dicasi per l’anello linfatico del Waldeyer (gola) costituito da cellule immunologicamente competenti per il riconoscimento dell’agente patogeno e l’induzione di una risposta specifica. Anche l’ambiente della gola, come di tutte le mucose del corpo dipende dalla buona salute dell’intestino.
Come diceva Ippocrate, il padre della Medicina (460-370 a.C.) Tutte le malattie hanno origine nell’intestino.
Intervista alla dr.ssa Ilaria Forte, medico chirurgo, naturopata, esperta in medicina integrata, omeopatia e omotossicologia, dietetica clinica e tecniche di respirazione consapevole terapeutica.