Questa è una storia vera, capitata a me di recente e che vorrei raccontare perché possa essere di spunto e aiuto al prossimo.
È capitato che mi è venuta la febbre, chi mi conosce sa che non è proprio “normale” per me, anche se negli ultimi anni sono un filo più cagionevole rispetto a un tempo.
Comunque, mi è venuta la febbre e, come solitamente faccio, mi metto a letto, bottiglia d’acqua, dormo, sudo, bevo e in un giorno se ne va! Questa volta no…
Secondo giorno con febbre alta e dolori, mi arrendo al farmaco, la febbre scende ma l’effetto dura meno del tempo previsto.
Terzo giorno, il mio compagno va in farmacia e chiede consiglio: antipiretico ogni 4 ore regolare e sennò tamponi (non solo covid) per vedere di cosa si tratta. Quindi antipiretico, la febbre scende a 37 – 37,5 e spariscono dolori e mal di tesa e ritorno nel mondo dei vivi.
Quando mi sono ripresa, perché i primi due giorni e mezzo li ho letteralmente passati dormendo e basta, mi sono resa conto che non riuscivo a respirare profondamente e quindi qualcosa non andava. Qualcosa non andava anche perché la febbre non spariva.
La febbre è un segnale che il nostro corpo ci manda per dirci che dobbiamo fermarci e qualcosa non sta funzionando, o il nostro sistema immunitario sta combattendo qualcosa. Sarebbe sempre bene non abbassarla ma lasciarla sfogare, entro un certo limite, ma che in 3 giorni e con il farmaco non si volesse abbassare significava che la battaglia era importante.
Così al quarto giorno mi faccio portare al Pronto Soccorso, dove ovviamente e giustamente mi guardano un po’ di storto, e chiedo mi vengano fatti tutti i tipi di tamponi possibili e immaginabili, dovevo trovare chi era il cattivo per combatterlo!
Finale della favola passo la giornata in Pronto Soccorso (non ero grave quindi mi son passati davanti tutti!) ed esco con una bella diagnosi di broncopolmonite.
La mia riflessione sulla vicenda è la seguente: mi conosco e mi ascolto, conosco e ascolto le reazioni del mio corpo e così ho capito che c’era qualcosa di diverso.
Avrei potuto fare il tampone covid in farmacia, avrei perso molto meno tempo, risultava negativo, e forse avrei lasciato perdere aspettando che “passerà” visto che già stavo meglio. Trascurando così una cosa che poteva degenerare.
Forse avrei preso comunque qualcosa che chissà se sarebbe stato efficace.
Morale: ascoltarsi e conoscersi. Il nostro corpo ha tutte le risposte e ha i suoi modi per comunicarceli e se noi impariamo ad ascoltarlo evitiamo allarmismi inutili o trascuratezze che possono essere dannosi.
Come Naturopata mi occupo proprio di questo: di prevenzione e predizione. Cercare di mantenere il corpo sano e in salute affinché possa funzionare al 100%. Ma anche imparare il suo linguaggio e i segnali che ci manda. Abbiamo una vita frenetica e sebbene lui sia bravissimo a supportarci può succedere che le batterie si scarichino e allora iniziano i problemi, ma noi possiamo e dobbiamo capirlo per tempo e non farlo accadere. Quando sai come funziona la tua macchina sai dove puoi spingere e dove no e puoi fare il viaggio più bello e comodo del mondo.
Ma perché il mio corpo mi ha messa a riposo proprio con una broncopolmonite?… qui risponde la psicosomatica: polmone = tristezza intesa come non essere visti; lato destro = maschile/autorità/responsabilità; terminazione in ite (broncopolmonite) fegato= rabbia intesa come mancanza di rispetto.
Ma questa è un’altra storia.
Elisa Zaccaron
Naturopata Olistica Integrativa