Il cuore e il fuoco

In Medicina Tradizionale Cinese il nostro Cuore è il nostro Imperatore.

Al centro, sia fisicamente, che come centro da cui parte tutto, trasforma e ritorna con nuove esperienze, nuove evoluzioni (ahimè anche involuzioni).

Il pragmatismo di tale antica medicina mi fa spesso riflettere, e trovare nella quotidianità simbolismi chiarificatori.

Una grande assonanza ora la trovo con la stufa.

Si, avete letto bene, la classica stufa, la nostra stufa friulana.

Lei è la regina della casa, tutto gira intorno a lei.

C’è bisogno della legna perché si accenda e dev’essere adatta: né troppo fresca, né troppo stagionata, dalle qualità differenti in base all’uso, della misura corretta, dalla più piccola per l’iniziale accensione, alla più compatta per mantenere il fuoco acceso e continuo.

Serve pulirla, con regolarità perché dev’essere vuota e pulita, altrimenti non si può riaccendere un nuovo fuoco. 

Anche se non c’è (quando è spenta) ha tutto il necessario per essere riattivata.

Serve creare una base di braci roventi dove, man mano, mettere nuova legna.

Se mettiamo troppa legna, si può soffocare il fuoco.

Se ne mettiamo troppo poca, le braci si spengono.

E in mezzo tutte le possibilità e varianti.

In sostanza: prima bisogna creare una parte più in basso che rimane accesa – ed è il momento più delicato – e sopra, un poco alla volta, portare la giusta legna.

E lei, la stufa, rimane lì, all’interno della casa, sempre pronta, al centro, protetta dalle mura della casa.

Al suo interno avvengono le trasformazioni, l’alchimia, che dall’interno donano all’esterno il calore, scaldano, portano il giusto calore e ardore alla Vita per proseguire. 

E cosa dire di quello che avviene intorno al fuoco quando le persone si riuniscono attorno?

La magia. La condivisione.

a cura di Arianna Cioverchia, operatrice Shiatsu

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