Cos’è il nuovo dispositivo medico che IGEA mette a disposizione?
È il sostituto della PET e della RMF senza essere invasivo. Si svolge in 5 minuti, seduti con gli occhi aperti, con una fascetta sulla fronte ed un sensore che utilizza l’ottica (gamma di frequenza rosso/infrarosso) per acquisire la pulsatilità del battito cardiaco a livello capillare e misurare il metabolismo nella corteccia prefrontale. Si può eseguire ad ogni età, partendo dal primo anno di vita.
Il cervello ha un processo di autoregolazione che si chiama CEREBRAL BLOOD FLOW dettato da: controllo metabolico, regolazione della pressione, controllo chimico mediante il rapporto dell’ossigeno e anidride carbonica, e controllo neurale.
Vasocostrizione e vasodilatazione sono garantiti dalla presenza di ossido nitrico, ossigeno, nutrienti, glucosio, per mantenere stabili i processi di autoregolazione per migliorare i flussi, la plasticità, il network.
Il Flusso Ematico Cerebrale gira 1 litro al minuto, e rappresenta il 15/20% della gittata cardiaca. Quando la portante non è adeguata c’è nebbia cerebrale, mal di testa. Ma la buona notizia è che si può allenare.
Ci si serve innanzitutto di pochi minuti di respirazione distribuita in diversi momenti della giornata, adeguata a ciascuna persona, e dell’allenamento con esercizi ad alta intensità intervallata a digiuno e solo prima di colazione. E’ anche indispensabile mangiare antinfiammatorio (cioè non cibi industrializzati), perché l’afflusso dei nutrienti si riduce a tutte le età a causa del cibo spazzatura, e in età avanzate anche per decadimento ormonale.
Ad esempio, più la persona è in osteoporosi, più ha una acidosi fissa da attribuire all’alimentazione, e un’acidosi volatile di chi non respira a fondo perché è preda dell’ansia, della depressione o si movimenta poco.
Se si fa un lavoro integrato (respiro, alimentazione, idratazione, attività fisica prima di colazione) nel giro di una sola o al massimo due settimane, la persona sta meglio.
Tutte le persone che peggiorano la composizione corporea hanno un basso flusso ematico cerebrale. La misurazione della composizione corporea e del sistema nervoso autonomo sono anche parte della strumentazione non invasiva che potrete trovare nella nostra struttura. L’obesità e la sarcopenia (riduzione di osso e muscolo per inattività) riduce la perfusione cerebrale, porta a demenza vascolare e malattie dell’invecchiamento.
E’ oramai evidente da numerosi studi che tutta l’attività fisica a bassa intensità, continua, noiosa, eseguita nel pomeriggio-sera abbassa il flusso cerebrale, ad alta intensità invece migliora il flusso: già dopo 7 giorni il flusso ematico cerebrale aumenta.
Anche le attività divertenti (ballo, stare in compagnia allegra, ecc.) migliorano il flusso cerebrale. Meglio ancora attivare la respirazione consapevole e specifica per il proprio corpo più volte al giorno per raggiungere velocemente i propri obiettivi. (Il respiro è gratis…e a portata di tutti)
All’estero, nelle aziende, con questo dispositivo che abbiamo acquisito si fanno test cognitivi OBBLIGATORI per chi ha responsabilità per i gruppi di lavoro.
Quando il flusso e l’ossigeno si abbassano, si è notata una modificazione della personalità, comportamenti non congrui alla situazione, instabilità affettiva, comportamenti antisociali, eccessiva disinibizione. Perciò chi ha responsabilità aziendali o di gruppi di lavoro, o manageriali ha la necessità di avere tutte le 9 funzioni della corteccia operanti, in modo da evitare gli errori, che a volte possono risultare fatali.
Incrementare il flusso sanguigno e l’ossigeno nella corteccia prefrontale permette il recupero delle 9 funzioni primarie. Solo con queste funzioni possiamo definirci ESSERI UMANI, altrimenti rimaniamo ancorati alle emozioni del momento, agiamo inconsapevolmente a botta e riposta, diventiamo aggressivi senza motivo, oppure rimaniamo totalmente privi di energie, freddati senza essere in grado di prendere decisioni.
a cura di Giuliana Cossettini, PhD., Ricercatrice