I veleni nel piatto: zuccheri e dolcificanti

Attenzione alle sigle e alle diciture. attualmente ci sono almeno una cinquantina di zuccheri, molti dichiarati in modo incomprensibile ai non addetti ai lavori, che non sono altro che zuccheri, anche se la confezione riporta la dicitura “senza zucchero” o “senza zuccheri aggiunti”.

i maggiori indiziati nella trasformazione di un fegato pulito in un fegato grasso sono:
succo di frutta concentrato
fruttosio
glucosio
saccarosio
digliceridi
disaccaridi
galattosio
isomalto
maltodestrine
malto
mannitolo
nettare di frutta
sciroppo di riso
caramello
sciroppo di carruba
glucosio
HFCS sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio
mannosio
maltosio
sciroppo d’acero
melassa
destrosio
destrine

Recenti studi hanno dimostrato che l’uso del fruttosio in ogni singolo alimento disponibile nelle varie corsie dei supermercati porta alla alla NAFLD (NON ALCOHOLIC FATTY LIVER DESEASE) cioè fegato grasso non alcolica, e NASH (NON-ALCHOLIC STEATHOSIS HEPATITES) steatoepatite non alcolica. Si rischia la cirrosi, esattamente come i bevitori seriali. e la retinopatia, come le persone diabetiche.

Per non parlare dell’aspartame, acesulfame K e altre molecole chimiche di piccola dimensione, che pur essendo degli acidi, ingannano il cervello e ci fanno percepire il sapore zuccherino. In particolare l’aspartame è da decenni ritenuto responsabile dell’insorgenza di tumori liquidi (leucemia e al linfoma) e molti studi hanno aggiunto sostanziale vigore alle proteste in corso degli scienziati e associazioni di consumatori i quali asseriscono che questo dolcificante artificiale non avrebbe mai dovuto essere immesso sul mercato e che, permettendogli di restare nella catena alimentare, ci sta uccidendo lentamente. Lo troviamo in moltissimi prodotti comunemente in vendita nei supermercati e nelle farmacie e identificati dalla dicitura sugarfree o dietetici.
Durante la dolce attesa è assolutamente vietato: l’aspartame da solo o aggiunto a cibi, caramelle e bevande “light”, può indurre un parto prematuro, con tutti i rischi del caso.

Quindi leggete bene le etichette, se avete voglia di un buon dolce, usate lo zucchero normale, per una volta male non fa. Mangiate la frutta di stagione e non i succhi, non date ai bambini bibite o succhi, formaggini al sapore di frutta o yogurt alla frutta perchè hanno zuccheri a non finire, tenetevi lontani da alimenti processati industrialmente (cioè tutti quelli che si mangiano semplicemente aprendo una confezione), e cucinate il vostro cibo partendo dalle basi. Soddisfazione, piacere e salute sono nelle vostre mani!

Giuliana Cossettini, PhD. Ricercatrice

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