Dolori mestruali

La sindrome premestruale (PMS) è stata chiamata così negli anni Sessanta, quando la si riteneva una ‘malattia immaginaria’.

Oggi diversi studi hanno confermato l’esistenza di questo problema che fa soffrire molto circa il 10% delle donne nella fase che precede l’arrivo del ciclo, il 70-75% ha fastidi di un certo rilievo e solo il 20% praticamente non se ne accorge.
Si manifesta nel periodo che intercorre tra l’ovulazione e la comparsa delle mestruazioni, ovvero nel corso della fase luteale, è una condizione alquanto complessa e variabile, che può interessare tanto la sfera fisica quanto la sfera emozionale della donna.
Irritabilità, umore depresso, tensione al seno, dolore alla schiena, sono solo alcuni dei sintomi che la maggior parte delle donne in età fertile lamenta quasi ogni mese della propria vita. Questi e altri sintomi possono influenzare e deteriorare il benessere delle donne e avere un impatto negativo sulla loro qualità di vita individuale e di coppia.

Una recente rassegna della letteratura ha evidenziato la presenza della sindrome premestruale in circa 1 donna su 3 (Dilbaz & Aksan, 2021). Per la maggior parte di queste donne i sintomi possono essere lievi e transitori, mentre altre corrono il rischio di sviluppare una forma più grave di questa condizione, che non può essere trascurata.

Ma quali sono le cause delle sindromi premestruali?
Ancora oggi è forte oggetto di studio: si stanno investigando fattori genetici, fattori di rischio psicosociali, alterazioni del sistema nervoso centrale, sensibilità riproduttiva di alcuni ormoni e altri possibili elementi coinvolti.
Durante il ciclo mestruale la donna attraversa importanti modificazioni ormonali, volte alla predisposizione all’ovulazione e alla possibile fecondazione e successiva gravidanza. Ogni mese ogni donna prepara il suo corpo per diventare madre. Questi cambiamenti ormonali hanno un impatto a tutto tondo sulla donna.
L’abbondanza di estrogeni durante le prime due settimane del ciclo predispone alla tranquillità e alla calma e rende le donne più rilassate e socievoli. Successivamente, il picco di progesterone altera l’equilibrio ormonale e facilita la comparsa di sintomi psicofisici.

Queste modificazioni, e soprattutto gli sbalzi repentini della secrezione di questi ormoni ovarici, sembra essere estremamente associata alla comparsa della SPM: questo dato viene confermato dall’assenza di questi sintomi durante i momenti di vita in cui non c’è produzione di ormoni ovarici steroidei (menopausa, gravidanza e periodo antecedente allo sviluppo).
Molti studi riportano che l’esposizione a situazioni molto stressanti sia associato alla comparsa di forma più gravi di disforia premestruale. Soprattutto i vissuti traumatici sembrano essere coinvolti, in particolare esperienze di abuso sessuale, fisico o emotivo.
Per alleviare tutti i sintomi della sindrome premestruale possiamo fare affidamento a diversi rimedi naturali, oltre ad avere alcuni riguardi sull’alimentazione.

Presso il nostro studio, grazie al test kinesiologico e ad altra testistica non invasia di ultima generazione, è possibile indagare la situazione ormonale e il livello di stress, nonchè le capacità innate del sistema nervoso autonomo della persona, per poter valutare una strategia mirata a risolvere le eventuali problematiche, prima che possano diventare più impattanti sulla qualità della vita.

Elisa Zaccaron, Naturopata, Heilpraktiker, Estetista

https://unsplash.com/@oscartothekeys

Leave a comment