Zona di comfort sì o no?

Vuoi uscire dalla tua comfort zone? NON FARLO!

Per troppo tempo ormai abbiamo dato una connotazione negativa al concetto di comfort zone, considerandola come uno stato mentale nel quale stiamo “troppo” bene, quindi dal quale dovremmo uscire per crescere, evolverci, sfidando i nostri limiti e le nostre paure.
Esiste una frase: “i sogni si avverano al di là della nostra zona di comfort”. E forse è proprio così, ma perché parlare di al di là, come se dovessimo stare o dentro o fuori da questa zona? Non potremmo piuttosto parlare di zona di comfort considerandola come una sensazione di profonda sicurezza in noi stessi? E potremmo immaginarci dei confini che delimitano questa zona, e quando scegliamo di “andare al di là”, non facciamo altro che allargare questi limiti. In questo senso non abbandoniamo la zona di comfort per avventurarci in un mondo nuovo, ma esploriamo nuove parti del sé, del mondo e di sé nel mondo mantenendo stabile e reperibile la nostra base sicura. Ciò che rende la scoperta del mondo al di là dei propri limiti così faticosa è il fatto che noi, questo mondo nuovo, non lo conosciamo. Quindi nel muoverci in terre sconosciute potremmo mancare di quella sicurezza ormai acquisita propria del mondo conosciuto, della comfort zone appunto.

Quindi, ritengo che NON dovremmo uscire dalla comfort zone per due motivi:
1) Non esiste una vera e propria zona dalla quale uscire, ma solo limiti da allargare.
2) La zona di comfort nasce come stato mentale o d’essere nel quale ci sentiamo sicuri e protetti. E non solo non c’è nulla di male nel sentirsi sicuri, ma è proprio attraverso questa protezione che possiamo permetterci di essere noi stessi anche in “mondo nuovo”.

Il punto è che noi non dobbiamo allargare i confini della nostra zona di comfort a prescindere, solo perché pare giusto farlo secondo dei modelli sociali e accettabili. Ma noi POSSIAMO espanderci oltre i nostri limiti se e quando ci sentiamo stretti all’interno di essi.

Vi faccio un esempio. Qualche anno fa avevo pensato di cominciare a fare qualche video per parlare di alcuni concetti legati alla crescita personale, ma non l’ho fatto. Ho cominciato solo qualche tempo dopo, quando mi sono sentita davvero PRONTA e quando i semplici post hanno cominciato a starmi stretti. Quindi, non è che si è pronti nel momento in cui si innesca l’idea di una possibile modalità nuova o alternativa. Probabilmente dovevo prima sentirmi a mio agio, confortevole in ciò che stavo facendo per poter aggiungere un qualcosa, quindi ampliare il mio “territorio”.

Parlando di questo tema con alcune persone (potete guardare le dirette sul mio profilo Instagram @diventare_se_stessi) sono rimasta affascinata da come individui completamente diversi gli uni dagli altri, parlando di una loro esperienza personale, alla mia domanda “come hai fatto ad uscire dalla tua comfort zone?” hanno risposto: ho colto l’OPPORTUNITÀ che mi si stava presentando. Quindi piuttosto che concentrarsi solo sulla paura, hanno deciso di giudicare la situazione che stavano vivendo come un’occasione per la quale sentirsi grati, come una sfida che comunque poteva, alla peggio, dar loro degli insegnamenti.

E io, intanto, mi sento di darti un solo consiglio: fidati di te.

Dr.ssa Cristina Scelzo, Counselor

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