Guerra e Pace
No, non è il famoso romanzo di Lev Tolstoj, ma la narrazione quotidiana della pandemia da parte dei media.
Si sente parlare di “guerra” al virus, di eroi in “prima linea”, di “armi” per “combatterlo” oltre al bollettino della conta dei morti. La visione della medicina ufficiale è vergognosamente obsoleta e non si addice alle conquiste che sono state raggiunte dalla scienza negli ultimi decenni.
Se vogliamo ancora fare un paragone con lo scenario di guerra, dobbiamo comprendere che lo stratega (nel nostro caso il medico curante) oltre ad avere delle “armi”, deve conoscere bene il terreno.
Sappiamo tutti come è andata a Napoleone: a Waterloo è stato sconfitto, nonostante avesse il meglio della forza di guerra, perché il terreno, a causa dei fortissimi temporali, era diventato un acquitrino e dunque una trappola mortale per la sua artiglieria pesante e per la cavalleria, che rappresentavano il meglio delle armi da guerra nel 1815. I morti furono 400.000, e i prigionieri 100.000, praticamente la metà delle forze in campo.
Ma ora siamo nel 2020, e non abbiamo ancora sviluppato una reale medicina di genere (ci sono farmaci di cui il sesso maschile beneficia in modo diverso dal sesso femminile, e viceversa), e non si capisce che prima di qualsiasi strategia farmacologica proposta “a tappeto” (vedi vaccini), bisogna saper guardare alla persona, al suo terreno.
Solo così la strategia che si mette in opera risulterà vincente.
Rimanendo nella rappresentazione della guerra, già il nostro organismo è molto ben equipaggiato con generali, soldati, armi, crocerossine, portantini, inceneritori, e tutto ciò che serve.
Il sistema immunitario, se messo nelle condizioni di operare, ha il suo grosso esercito di NATURAL KILLER (cellule dei globuli bianchi che riconoscono e distruggono le cellule tumorali o quelle infette da virus), che se usano anche i bazooka (interferoni e interleuchine IL-2 e IL-12), riescono a fare in men che non si dica stragi di invasori. Questo, naturalmente, se il Generale di Corpo d’Armata, cioè il Fegato, come dice da millenni la Medicina Tradizionale Cinese, è sufficientemente vigile ed efficiente per stabilire la strategia e ripulire il terreno da morti e impurità.
Ci sono inoltre i servizi di pulizia attivi 24 ore al giorno per 7 giorni la settimana, atti ad eliminare tutti gli scarti del nostro metabolismo ed i neuroni morti dal cervello: si chiamano macrofagi e microglia. Inglobano le cellule da eliminare (microbi, virus, cellule morte, ecc.), le bruciano con lanciafiamme a base di ossigeno e le sciolgono negli acidi. (bella gente abbiamo all’interno, vero?) Gli scarti di questa eliminazione definitiva vengono poi consegnati al sistema linfatico per le “pulizie di casa” al piano terra – il corpo – e alla microglia per i piani superiori – il cervello (questa pulizia avviene solo durante il sonno).
La maggior parte del tessuto linfoide si trova nell’intestino ed è mossa dall’azione dei muscoli: perciò è importante tenere pulito l’intestino e muoversi (camminare almeno mezz’ora al giorno), bere sufficiente acqua o acqua e limone, alimentarsi con frutta e verdure fresche e di agricoltura rispettosa dell’ambiente, eliminare i prodotti industrializzati, ossigenarsi respirando meglio, rispettare gli orari dei pasti, coltivare pensieri buoni, spegnere tutte le fonti di fastidio e di stress, dedicarsi ad attività manuali.
Per eliminare le tossine dal cervello invece occorre non stimolare gli occhi con luci forti o con gli schermi di computer, tablet e cellulari alla sera, coricarsi intorno alle 22-23 al massimo, dormire bene la notte.
Inoltre dedicarsi a cure naturali di detossificazione e drenaggio del terreno almeno 2 volte all’anno e acquisire tecniche di respiro consapevole per riequilibrare l’attività elettrica del cuore e del cervello.
Se si fa PREVENZIONE PRIMARIA difficilmente si arriva al multifarmaco (somministrazione continuativa di 2 o più farmaci insieme), e quindi la persona rimane più a lungo attiva ed in salute, cioè in PACE con sé stessa e con il mondo.
Dr.ssa Ilaria Forte, medico, naturopata, insegnante di tecniche di respirazione consapevole terapeutica
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Maida Tellini
Frequento da diverso tempo lo studio Igea e mi trovo molto bene, ho fatto sulenze con diversi specialisti ma nello specifico son seguita dalla dottoressa Ilaria Forte con ottimi risultati, la mia salute è migliorata dal punto di vista sanitario e psicofisico.