ll nome cannella deriva dalla forma a cannuccia, simile ad una piccola canna, con cui questa spezia è commercializzata, ma la traduzione in inglese, “cinnamon” ha origine dall’arabo e significa “pianta profumata”. La cannella vanta una storia millenaria.
La cannella presenta diverse proprietà a livello di benessere dell’organismo. Risulta ricca di polifenoli, sostanze presenti anche in altri alimenti quali mirtilli e cioccolato e a cui la scienza attribuisce proprietà antiossidanti utili al controllo dei danni degenerativi causati dai cosiddetti “radicali liberi”.
La cannella, con la sua lunga storia di utilizzo, ha occupato un posto di rilievo in varie tradizioni e culture, andando ben oltre il suo ruolo in cucina. Questa spezia versatile è stata considerata preziosa per le sue proprietà terapeutiche e aromatiche.
In India, la cannella è utilizzata nella medicina ayurvedica per le sue proprietà benefiche. È impiegata per migliorare la digestione, stimolare il sistema immunitario e alleviare i sintomi del raffreddore e dell’influenza. Inoltre, è inclusa in miscele di erbe per trattare una varietà di disturbi, come problemi gastrointestinali e disturbi della pelle.
Nella medicina tradizionale cinese, la “rou gui” (nome scientifico: Cinnamomum cassia Presl) è utilizzata per riscaldare il corpo e migliorare la circolazione sanguigna, ma anche per alleviare dolori muscolari e articolari, nonché per stimolare l’appetito e ridurre i sintomi legati al freddo e all’umidità.
Nella cultura araba, la cannella è utilizzata per preparare bevande e piatti aromatici. Viene aggiunta al caffè e al tè per conferire un sapore ricco e speziato. Inoltre, viene impiegata per profumare i dolci tradizionali.
Nella cultura greca e romana antica, la cannella era considerata un lusso e veniva utilizzata in profumeria e profumi. Era anche utilizzata per conservare alimenti e preservare il loro sapore. In alcune tradizioni indigene delle Americhe, la cannella era utilizzata per scopi rituali e cerimoniali. Il suo aroma caldo e avvolgente era associato a sensazioni di conforto e benessere.
Il rito della cannella è un rito semplicissimo e viene eseguito il primo di ogni mese.
Questo rito è finalizzato ad armonizzare le energie della nostra casa, in particolar modo fortificando il circolo di energie come l’amore, accrescendo l’abbondanza e la fertilità spirituale, aumentando le ricchezze materiali, equilibrando la comunicazione all’interno dell’abitazione.
È un semplice rito atto ad indirizzare tutto ciò che desideriamo fiorisca nella nostra casa, e tutto ciò che ci servirà è della cannella in polvere (ne basta circa un cucchiaino) e delle forti intenzioni.
Prendi la cannella e ponila nella mano sinistra, simbolo di ricezione. Uscite di casa e fate una passeggiata all’aperto, permettendo alla natura di rinnovare la vostra energia. Al ritorno aprite la porta di casa e ponetevi di fronte ad essa con lo sguardo rivolto verso l’entrata. Questo rappresenta l’apertura alle nuove possibilità e alle buone influenze. Invocate tutto ciò che vorreste regnasse tra le vostre mura, abbondanza, prosperità, amore, pace, dolcezza.
Poi soffiate la cannella, tenuta nella mano sinistra, verso la porta d’ingresso e spolverate ciò che resta tra le mani sulla vostra testa, sollevando le braccia e strofinando le mani, restando concentrate sulle vostre intenzioni.
BATTERI E RESISTENZA
IL POTERE DEGLI OLII ESSENZIALI
L’antibiotico resistenza è un fenomeno biologico che si verifica quando alcuni microrganismi sviluppano la capacità di sopravvivere o crescere in presenza di un agente antibatterico, che normalmente sarebbe stato in grado di ucciderli.
Esistono due tipi di resistenza: la resistenza intrinseca legata alla natura del microrganismo stesso, e la resistenza acquisita, ovvero quella che il microrganismo sviluppa se diventa resistente a un particolare antimicrobico, condizione più spesso legata a un uso eccessivo o improprio degli antibiotici.
Anche loro, come ogni essere vivente, sono programmati per sopravvivere e quindi si evolvoono per combattere noi che cerchiamo di debellarli.
L’abuso di antibiotici in campo umano, veterinario e agricolo, unita a condizioni igienico-sanitarie non adeguate, a una scarsa prevenzione e controllo delle infezioni, sono elementi decisivi per la diffusione dell’antibiotico-resistenza. La resistenza agli antibiotici è in aumento in molti paesi, il che rende problematica la cura efficace di molte infezioni proprio per la mancanza di nuovi antibiotici. Oltre a rappresentare un grave rischio per la salute umana e l’insorgere di gravi complicazioni, questo fenomeno comporta anche la diffusione di microrganismi resistenti e di possibili focolai epidemici.
Gli studi finora condotti e i dati ufficiali confermano che è indispensabile ridurre l’abuso di antibiotici, aumentare la cultura della prevenzione per migliorare il controllo sulle infezioni e garantire terapie efficaci a un maggio numero di persone.
Oli essenziali: se dal passato arriva una risposta per il futuro
Ma perché gli oli essenziali possono rivelarsi preziosi anche nell’ambio dell’Antiobiotico resistenza?
Gli oli essenziali sono oli ottenuti mediante distillazione per corrente di vapore o pressatura a freddo di particolari parti di piante. Questi preziosissimi estratti hanno un alto potere battericida e possono bloccare alcune funzioni metaboliche del germe come la crescita e la riproduzione o determinare la lisi del germe stesso.
Talvolta occorrono grandi quantità di materiale vegetale per ottenere piccole quantità di oli essenziali, ma facciamo velocemente un passo indietro.
Nella metà degli anni ‘50 numerosi ricercatori (fra questi: Valnet, Belaiche e Lapraz) studiarono il potere battericida di 175 essenze aromatiche. Da queste ricerche, avvalendosi di un metodo di laboratorio denominato Aromatogramma, elaborarono un “indice aromatico”.
Al contrario del singolo principio attivo, gli oli essenziali agiscono grazie ad una sinergia di sostanze: i principi aromatici – con maggior potere battericida – ed altre sostanze presenti in minore quantità, ma grande numero, che dalle ultime ricerche in materia sembrano avere un ruolo preponderante per favorire l’assorbimento e l’azione battericida delle sostanze aromatiche stesse.
Questo fa anche sì che i batteri – organismi molto semplici – trovino molto difficile mettere in atto meccanismi di difesa che ne inficino il trattamento. Di questo occorre tenerne conto anche in fase di consiglio degli oli essenziali a seguito di aromatogramma; l’efficacia testata è relativa agli oli appartenenti a quella produzione/lotto di oli utilizzato per il test; oli essenziali diversi potrebbero non essere così efficienti.
Quali sono gli oli battericidi più efficaci
Gli oli essenziali più efficaci a scopo battericida e utilizzati per la tecnica dell’Aromatogramma sono: Anice, Basilico, Cajeput, Cannella, Eucalipto, Garofano, Geranio, Lavanda, Limone, Maggiorana, Melissa, Menta piperita, Niaouli, Timo, Origano, Pino mugo e cembro, Rosmarino, Santoreggia e Zenzero.
Questi oli applicati sulla pianta del piede o sulle zone interessate (polmoni, gola), inalati tramite suffimigio o con un bagno tiepido possono apportare immediato benessere.
Bibliografia
https://www.salute.gov.it/portale/antibioticoresistenza/dettaglioContenutiAntibioticoResistenza.jsp?lingua=italiano&id=5282&area=antibiotico-resistenza&menu=vuotohttps://www.salute.gov.it/portale/antibioticoresistenza/dettaglioContenutiAntibioticoResistenza.jsp?lingua=italiano&id=5282&area=antibiotico-resistenza&menu=vuoto&tab=1
Elisa Zaccaron, Naturopata e Counselor