I cibi industriali possono accorciare la vita di 10-15 anni

I cibi industriali possono accorciare la vita di 10-15 anni

1 Novembre 2021 Blog 0

Vari studi e metanalisi hanno confermato un’ipotesi che da molti decenni avevamo già compreso.
Più un alimento ha un tenore alto di ages e pral positivo (tradotto significa sostanze che il corpo non sa eliminare perchè troppo acidificanti) più si avrà un effetto disastroso sull’aspettativa di vita di tutte le persone, fin dall’infanzia.

Se il cibo spazzatura o processato industrialmente viene utilizzato su base giornaliera e non sufficientemente compensato dal giusto introito di vitamine e minerali derivati dagli alimenti che fornisce la Natura, cioè le famose 5 porzioni di frutta e di verdura fresche raccomandate dall’OMS oramai da diversi decenni, provoca un crescente accumulo di AGEs (prodotti finali della glicazione avanzata) e di ALEs (prodotti finali della lipossidazione avanzata) fin dall’infanzia.

Un’alimentazione sbilanciata e fortemente acidificante dà subito i suoi effetti sulla salute avvisandoci attraverso lo stato continuo di stress associato a stanchezza cronica, insonnia, dolori, difficoltà digestive e cognitive.

Non a caso i bambini alimentati male sono i più intrattabili e difficilmente riconducibili ai compiti che si propongono loro all’asilo o a scuola, e si ammalano più spesso degli altri.

Ciò non significa che non si possa di tanto in tanto fare uno sgarro, e mangiare la “schifezza”, tuttavia quest’abitudine dovrebbe essere relegata a ben poche giornate durante un intero anno.

Sappiamo che tutta la frutta e la verdura hanno un pral negativo (perciò alcalinizzante), mentre tutti i carboidrati raffinati hanno un pral positivo (perciò acidificante), più basso nei cereali interi, mentre si può arrivare ad introiettare fino a 10.000 ages per le carni precotte che poi vengono riscaldate per essere consumate.

In sostanza gli alimenti da eliminare il più possibile dall’alimentazione quotidiana sono:
– dolci e merendine industriali
– insaccati e salumi
– carni elaborate (wurstel, cordonbleu, ecc. già precotte)
– zuppe e sughi pronti
– dadi da brodo
– fritti e impanati di vario genere già precotti
– patatine e snack di tutti i tipi
– alcol
– bevande gassate e zuccherate o “senza zucchero”
– alimenti light.

Fare la spesa al mercato rionale a km. zero assicura un approvvigionamento migliore. La trasformazione in cucina deve essere attenta per non depauperare i nutrienti, e la conservazione in frigorifero deve seguire alcune norme precise per non impoverire le sostanze contenute nei vegetali e nelle carni/pesci/uova, ma di questo abbiamo già trattato diffusamente in articoli precedenti, tutti nel nostro blog a firma di Flavia Lenarduzzi, insegnante cuoca e tecnico gastronomico. Buona lettura!

Giuliana Cossettini, Naturopata PhD.

Rif.: PubMed: Public Health Nutr. 2008 Mar,11(3):300-6.doi: 10.1017/S1368980007000328-Epub 2007 Jul5. Potential renal acid load in the diet of children and adolescents: impact of food groups, age and time trends

Photo by Robin Stickel on Unsplash

 

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