Drenaggio emuntoriale e drenaggio connettivale

Dopo ogni malattia è necessario operare un drenaggio.
Il drenaggio emuntoriale, cioè quello che si riferisce ai nostri organi di filtraggio, o emuntori, viene fatto con omotossicologici o con gemmoderivati e serve a spostare il carico tossinico dall’interno all’esterno della cellula, mentre quello connettivale serve a spostare “l’acqua sporca” dalla matrice alle vie naturali di eliminazione, sempre valutando qual è l’emuntorio più forte (se uno ha dei problemi renali bisogna portare le tossine verso le feci).
Poi c’è tutto il riequilibrio elettrolitico della membrana cellulare, e quindi la valutazione attraverso la BIA-ACC del livello di minerali all’interno o all’esterno delle cellule. Chiaramente noi sappiamo che quando c’è una matrice ingorgata, c’è un aumento dell’acqua extra cellulare con un eccesso di potassio extra cellulare che poi comporta dei disturbi elettrici e di comunicazione tra le cellule, che si traducono nei cosiddetti MUS (medical unexplained symptoms). Si tratta in effetti di tutti quei disturbi legati alla stanchezza, all’umore, all’insonnia o all’ipersonnia, alle difficoltà digestive, alle vertigini, alle tachicardie parossistiche, che non trovano riscontro sul piano clinico, ma che sono indicatori specifici da curare per tempo, prima che si trasformino in disfunzioni o, peggio ancora, in malattie.
Se la matrice è intasata, diventa acida. e in un ambiente acido l’ossigeno non riesce ad arrivare adeguatamente ed il tessuto circostante comincia a soffrire di mal nutrimento, è come dire che l’oscurità sta prendendo il sopravvento sulla luce, in termini simbolici.
Quindi lavorare sul positivo è fondamentale, perché se la mente è oscurata non riesce a fare niente per il corpo, e neanche l’energia può farlo. Ed è solo con la respirazione che si può invertire questa situazione, proprio lavorando con il sistema nervoso autonomo, che non comprende le parole, ma che riesce a rimodulare le funzioni vitali positive semplicemente grazie alla giusta respirazione, nei tempi e nei ritmi che tengano conto della coerenza cardiaca, il tutto misurabile tramite uno strumento non invasivo PPG STRESS FLOW.
Inoltre la respirazione terapeutica consapevole è un ottimo strumento per accelerare e velocizzare la pulizia dell’organismo e sicuramente anche della matrice extra cellulare, quindi dobbiamo fortificare i polmoni il più possibile attraverso degli esercizi appropriati.
La testistica non invasiva è in grado di valutare e misurare i sistemi del corpo e della mente, ottenere da subito delle chiare indicazioni su quali comparti abbiano bisogno di intervento immediato, in modo da impostare una terapia specifica che tenga conto della costituzione della persona, del suo ambiente, della sua unicità e dell’obiettivo da raggiungere
da un’intervista alla dr.ssa Ilaria Forte, medico chirurgo, naturopata, esperta in omotossicologia