LA CUCINA NATURALE – PER ONNIVORI –
A COSA SERVE UN CORSO SU QUESTO ?
Per praticare una cucina e un’alimentazione realmente naturale dovremmo probabilmente vivere allo stato brado, nutrendoci di ciò che il territorio e la natura ci offre, facendoci guidare dall’istinto e da conoscenze empiriche…si, non è così ovviamente, ma perlomeno possiamo cercare di avere un orientamento verso un cibo che sia il più possibile vicino alla sua condizione originaria, ovvero che non abbia subito stravolgimenti dovuti a lavorazioni e produzioni spinte…
Per portarci su un piano pratico e capirci meglio, a esempio, una produzione spinta, forzata, è quella dei cibi vegetali fuori stagione. Per produrre una zucchina a dicembre saranno necessarie delle condizioni artificiali, quali serre riscaldate, concimi che ne potenzino la crescita e una consistente dose di pesticidi…che non riusciremo a lavar via neanche con le più buone intenzioni. Per la zucchina non era il suo momento… e non darà il meglio di sè, in quanto a sapore ed energia biologica.
L’altra opzione è farle arrivare da altre nazioni, più o meno lontane, ma!!! siamo inevitabilmente collegati con l’ambiente in cui viviamo e quindi con le stagioni; assumere cibi di stagione porta COERENZA all’interno di questo meccanismo, – consumare cibi che ci scaldano d’inverno e cibi che aiutano a idratarci d’estate – e quindi EQUILIBRIO. Una zucchina ricca di sali minerali e acqua, è perfetta nella stagione calda, momento in cui ci servono proprio questi elementi per affrontare al meglio la calura estiva.
Lo stesso discorso vale anche per le produzioni degli altri cibi (legumi, uova, carni, formaggi, olii ecc..), dovremmo riuscire a rifornirci di cibo proviente da produzioni non intensive.
Certo, se si frequentano solo i supermercati, un tale cibo diventa difficile da reperire e ci si adagierà sulle offerte e sugli allettanti claims che ci vengono propinati. Un caso curioso a mio avviso, che sta spopolando, è quello del ‘pane appena sfornato’ di alcuni supermercati…lo sfornano di continuo, sempre appena cotto (anzi, ri-cotto), la sua visione alletta, ti fanno presente che è appena sfornato e perciò buonissimo; peccato che se non viene consumato subito diventi duro, alle volte secco alle volte gommoso… Eh no! Il pane veramente buono dura più giorni! Non diventa duro nell’arco di poche ore , il giorno dopo i microrganismi buoni del lievito hanno ripopolato tutta la pagnotta ed è ancora più buono e più digeribile. Ecco come funziona un pane sano. Per esempio eh… a proposito di cucina naturale…
Se si frequentano solo i negozi biologici, la spesa settimanale diventa un salasso…e dunque?? Dunque ricominciamo a cercarcelo il nostro cibo sano e buono, dai piccoli produttori, dai mercati rionali, da fornitori di fiducia, dall’amico dell’amico che produce qualcosa, dalla gita che faccio domenica in montagna e riesco a comprare un buon pezzo di formaggio, e così via… ricominciamo a dargli l’importanza e l’attenzione che merita al nostro cibo, a renderci consapevoli che il primo passo per stare bene è mangiare bene. E per farlo, al giorno d’oggi, dove il cibo è spesso deturpato, impoverito nei suoi principi nutritivi e vitali, ma arricchito di sostanze e di lavorazioni di cui è veramente meglio farne a meno, c’è bisogno di un po’ di conoscenza e di responsabilità.
Per fare questo bisogna dedicarsi, incominciando a interessarsi e a capire, a conoscere come stanno le cose. Facciamoci attenti e non più inconsapevoli, incominciando a leggere le etichette per esempio, a confrontare prezzi e prodotti…scegliamo noi, non facciamo in modo che ”ci facciano scegliere” procurando il loro di interesse ( loro = industrie alimentari )…aaahh…il discorso è lungo, lunghissimo..
Perchè poi c’è anche il modo di cucinare questo cibo, che non è certo in secondo piano. Lo possiamo migliorare o lo possiamo peggiorare, possiamo depauperarlo o possiamo rendere più biodisponibili gli elementi nutritivi che contiene e poi… non vogliamo goderne con il gusto?? Considerate che se non ci fosse il gusto di mangiare, farlo ogni giorno e per più volte al giorno probabilmente diventerebbe una tortura.
A questo servono i corsi di cucina de ”La Cucina Dal Principio”, a introdursi alla consapevolezza di una cucina e di un cibo sani.
a cura di Flavia Lenarduzzi, insegnante cuoca e tecnico gastronomico