Incrementare le difese

Intervista alla dr.ssa Ilaria Forte, medico chirurgo, naturopata, esperta in omotossicologia, nutrizione clinica, respirazione consapevole terapeutica.

Domanda: E’ possibile aumentare i nostri sistemi innati di difesa?
Risposta: In questo delicato momento per l’umanità intera si riaccende l’interesse verso ricerche, sperimentazioni e pratiche medico-nutrizionali atte a rinforzare le difese immunitarie nei confronti di aggressioni ambientali (agenti infettivi, inquinanti, metalli pesanti).
Tutte queste situazioni aumentano lo stress ossidativo dell’organismo con conseguente formazione di molecole instabili e distruttive che incrementano il livello di infiammazione generale, predisponendo il corpo ad ulteriori problematiche.
Tutti i medici, i biologi nutrizionisti, i naturopati e gli operatori sanitari che lavorano con una visione integrata della salute umana sanno che nelle guerre vere come in quelle che il nostro corpo mette in atto quotidianamente contro gli invasori, oltre alle strategie contro il male, bisogna rinforzare il bene, ovvero aumentare le difese per diventare più forti e quindi più protetti dall’eventuale attacco nemico.

Aumentare la nostra capacità di autoprotezione fa la differenza su tutti i piani, anche e soprattutto a livello cellulare, sia che siamo sani e vogliamo potenziare il nostro benessere, sia che siamo ammalati e vogliamo ridurre o arrestare il danno già avvenuto; questo significa incrementare la disponibilita’ di antiossidanti come la vitamina C (acido ascorbico) in grado di preservare l’integrità dei costituenti cellulari (grassi della membrana cellulare, proteine e DNA) dall’attacco dei famigerati “radicali liberi”, disinnescandoli, per evitare devastanti reazioni a catena.

Naturalmente una dieta ricca di vegetali e frutta crudi, anche sotto forma di frullati od estratti è il modo più benefico ed efficace di fare scorte di vitamina C, anche perché é molto sensibile agli effetti della temperatura e la cottura prolungata degli alimenti ne abbassa la concentrazione. Ne sono notoriamente ricchi diversi alimenti che la natura ci offre ad ogni stagione: gli agrumi, i kiwi, i frutti di bosco, melone ed anguria, pomodori e peperoni, i broccoli, i cavoli e i cavolfiori, gli spinaci e molti altri vegetali in cui è presente in dosi minori.
L’acerola e la rosa canina e le bacche di goji sono ottimi integratori naturali di vitamina C.

Molteplici sono le funzioni riconosciute alla vitamina C, oltre a quella antiossidante già citata:
– Sintesi del collagene con rafforzamento di vasi sanguigni, ossa e pelle
– Riparazione delle ferite
– Funzione tonica-energetica sulle ghiandole surrenali, con abbassamento dello stress e della fatica cronica
– Azione antivirale
– Azione antitumorale (solo per via endovenosa)
– Detossificazione da farmaci a livello del fegato
– Rinforzo del sistema immunitario
– Assorbimento del ferro
– Metabolismo dell’acido folico
– Uso come additivo alimentare (E300 un additivo sano!)

I livelli di assunzione giornalieri raccomandati (LARN o Livello di Assunzione di Riferimento di Nutrienti) risultano di 105 mg al giorno per gli uomini e 85 mg per le donne e sono  normalmente garantiti dell’assunzione giornaliera e significativa di frutta e verdura crude. Dosaggi più alti sono preferibili in corso di stress psico-fisico cronico e in corso di infezioni (batteri, virus, funghi), convalescenza e situazioni di aumentata richiesta come l’allattamento e la gravidanza.

Ricordo poi le frequentissime situazioni di malassorbimento vitaminico che aumentano nell’anziano e ad ogni età in concomitanza dell’uso di farmaci (pillola estroprogestinica – per esempio – e molti altri).
La maggior parte dei medici e biologi nutrizionisti esperti consigliano come integrazione orale dosaggi che vanno dai 200 mg ai 3 grammi al giorno meglio se suddivisi in 3 somministrazioni giornaliere e a stomaco pieno, soprattutto se c’é qualche problema digestivo.
Personalmente in questo periodo particolare ad alto rischio infettivo consiglio dai 300 ai 500 mg 3 volte al dì; dosaggi invece minimi nelle persone che hanno problematiche renali o tendenza ai calcoli.

Nelle malattie infiammatorie croniche e oncologiche, anche in concomitanza di terapie impegnative (cortisonici, antibiotici, chemio e radioterapia), è preferibile la somministrazione di vitamina c per via endovenosa, anche in associazione con il glutatione altro potente guardiano antiossidante che agisce in sinergia potenziando l’azione detossificante e immunostimolante della terapia.  I dosaggi nell’infusione endovenosa vengono stabiliti ad personam.

1 Comment

  • by
    Maida

    Informazioni sanitarie chiare, precise accessibili a tutti e utili in questo particolare momento così difficile per l’umanità

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