Microrganismi Efficaci – Cosa sono? A cosa servono? Perché sono importanti per noi?
Nel 1981 il professore di Biologia Teruo Higa, dell’Università di Ryu Kyus di Okinawa, dopo lunghe ricerche microbiologiche fece una scoperta singolare. Egli si accorse che, nella stessa soluzione nutritiva, si ha la possibilità di far convivere microrganismi aerobi ed anaerobi tra i quali si instaura una simbiosi che aumenta la vigoria dei singoli ceppi. A questo insieme di svariati microrganismi il prof. Higa dette il nome di “Microrganismi Efficaci (EM)” scoprendo inoltre due importanti caratteristiche microbiologiche:
- Putrefazione e decomposizione fermentativa.
Per capire quale sia la funzione dei EM è necessario tener presente che in natura, per trasformare le sostanze organiche in uno stato di nuovo nutrimento per altri organismi, esistono due distinti processi microbiologici: la putrefazione e la fermentazione.
Durante la putrefazione naturale la materia organica trasformata dai batteri del tipo “putrefattivi” libera nell’aria l’azoto (prevalentemente sotto forma di ammoniaca), l’anidride carbonica, il metano, i solfuri, i mercaptani ed altro ancora; questo processo è caratterizzato da odore nauseabondo e causa una grande perdita di energia nel prodotto residuo (letame, liquami, compost, ecc.).
Durante la decomposizione fermentativa il processo di trasformazione è diverso. I microrganismi EM presenti nel terreno catturano l’azoto dall’aria e lo inglobano nel materiale organico in decomposizione aumentandone il livello di energia. Questo processo rende il prodotto residuo più “digeribile” a piante ed animali e può essere paragonato alla produzione di cibi fermentati (crauti, brovada, miso, tamari ecc. ); la fermentazione rende possibile la formazione di nuove sostanze preziose per il terreno e le piante.
I Microrganismi Effettivi sono una miscela di circa 18-20 ceppi di batteri naturali, in prevalenza batteri lattici e altri ceppi probiotici.
- La dominanza
Higa scoprì che in natura esistono tre tipi di microrganismi: due gruppi di “micr.mi leader”, attivi sia nella fermentazione che nella putrefazione, e una terza categoria formata da un immenso numero di svariati ceppi, detti “micr.mi da lavoro” o “indifferenti” o “opportunisti”, la cui attività si conforma a quella del micr.mo presente in numero maggiore e quindi definito leader. Ad esempio, in caso di dominanza dei “micr.mi fermentativi” tutti i “micr.mi da lavoro” sosterranno la decomposizione fermentativa e viceversa nell’altro caso.
A cosa servono?
L’uso di EM si basa sull’idea di arricchire il terreno con microrganismi fermentativi per permettere a questi di dominare numericamente sugli altri. Una volta raggiunta la dominanza il processo fermentativo di tutta la materia organica presente in natura avverrà indisturbato e senza più tracce di putrefazione; si favorirà così la formazione di humus di eccellente qualità e ricco di forze vitali. Lo scopo primario è permettere alla pianta, o al seme, di crescere in un ambiente estremamente favorevole che gli consenta di dedicare il massimo della sua energia vitale al “progetto fiore e frutto” e alla difesa naturale dai parassiti. Una volta ricreato l’habitat più favorevole la natura procederà spedita e noi ne godremo i risultati.
Non sarà quindi un fogliare, ma quando si bagna si distribuirà sul terreno la miscela di EMa diluendola abbondantemente in acqua (mediamente 1/250). Se nel periodo primavera/estate si applicherà la soluzione ogni 8/10 giorni, si coglieranno rapidamente i risultati.
Un’ulteriore applicazione consiste nell’annaffiare regolarmente la buca di compostaggio. Si avrà in breve dell’Humus da utilizzare per fiori e ortaggi.
Tutto questo ed altro troverete nei due libri sui microrganismi tradotti in italiano per “tecniche nuove” www.tecnichenuove.com intitolati “Microrganismi effettivi” di Teruo Higa e “Guida pratica ai microrganismi effettivi” di Anne Lorch. Ulteriori informazioni e schede riassuntive sono disponibili sul sito www.embio.it.
Perché sono importanti per noi?
Che si abbia un orto, un giardino fiorito od erboso o un piccolo pollaio, è sempre necessario agire per eliminare odori sgradevoli e per riciclare gli scarti animali e vegetali. Con gli EM possiamo ottenere questo risultato traendo il massimo beneficio senza danneggiare minimamente l’ambiente con prodotti chimici, ma entrando volontariamente in sintonia con la natura. La nostra azione con gli EM non è solo finalizzata alla cura del nostro orto/giardino e degli animali, ma anche alla difesa dell’ambiente, poiché non si inquina e ogni qual volta vengono usati si compie un atto volontario di aiuto a una natura grandemente offesa. La nostra salute fisica, psichica e il nostro futuro sono strettamente legati alla salute della terra! Perché non aiutarla e goderne poi i frutti in tutti i sensi?
Grazie allo scambio di informazioni con chi ha iniziato ad usare gli EM in questi anni ho scoperto decine di utilizzi all’inizio impensati solamente applicando la propria fantasia e le proprie conoscenze alle rispettive necessità.
Ricordo anche le “CERAMICHE EM“, indispensabili per mantenere l’acqua di raccolta piovana pulita ed inodore senza per ciò renderla sterile. Per il loro utilizzo vale la considerazione di prima: fantasia e scambio di esperienze.
Voglio concludere queste brevi informazioni citando la definizione che Yukio Funai dà degli EM: “tecnologia utile in ogni suo singolo aspetto e, in ogni caso, mai nociva” e per questo inserita nella lista mondiale delle Tecnologie Autentiche (cit. pag 22 del libro Microrganismi effettivi).
Cordialmente Enzo Cattaneo